Come risparmiare sul gas e gasolio con la biomassa: legna, pellet o cippato

Il raddoppio dei prezzi dell’energia fossile come metano, gasolio e GPL inciderà fortemente sull’economia delle famiglie e delle imprese italiane. Non solo non sappiamo a che prezzi arriveranno queste fonti di energia, ma rischiamo anche di arrivare alla chiusura o alla parzializzazione di queste forniture.

Andamento del prezzo del metano (fonte ARERA)

🔸Cosa fare per rendersi indipendenti dal gas e gasolio?

🔸Cosa fare contro il caro bollette?

🔸Qual è il sistema di riscaldamento più economico?

🔸Quando e come pianificare un intervento di risparmio energetico?

🔸Quali incentivi ci sono per installare una caldaia a biomassa (pellet, legna e cippato)?

🔸Quale fonte di energia non avrà mai problemi di rincari esponenziali rispetto al gas, gasolio e GPL?

🔸Quanto si risparmia con la biomassa (pellet, legna e cippato) sul gas?

🔸Quanto costa riscaldare casa con pellet o legna?

🔸Quanto dura un sacco di pellet da 15 kg?

🔸Quanti sacchetti di pellet al giorno?

🔸Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a pellet?

🔸Quanto dura una carica di legna nella caldaia?

🔸Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a legna?

🔸Quanto dura una carica di cippato nella caldaia?

🔸Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a cippato?

🔸Come realizzare un impianto a biomassa, pellet, legna o cippato?

🔸Qual è la migliore caldaia pellet, legna o cippato?

🔸Quanto costa un impianto a biomassa, pellet, legna o cippato?

🔸Come si installa un impianto a biomassa, pellet, legna o cippato?

Cosa fare per rendersi indipendenti dal gas e gasolio? 
Cosa fare contro il caro bollette?
Qual è il sistema di riscaldamento più economico?

Senz’altro rendersi completamente indipendenti dalle forniture di energie fossili è possibile ma non fattibile e/o fondamentale per chiunque.

Per quanto possibile, strutturalmente ed economicamente, il primo passo sarebbe quello di isolare bene l’edificio. Ma questo a volte è difficile per vari motivi.

Perciò vorrei analizzare come meglio sostituire il solo generatore di calore.

In alcuni casi la pompa di calore (vai all’articolo sulle pompe di calore) permette di risparmiare anche oltre il 50% sul gas e questo sarebbe già un buon traguardo, ma il prezzo della corrente, anche se in buona parte prodotto in Italia da centrali idroelettriche, è pur sempre legato al prezzo del petrolio. Un impianto fotovoltaico può contribuire ad abbassare la bolletta, ma bisogna valutare il rapporto investimento/rientro economico.

Attualmente la fonte di energia più economica e di costante reperibilità sul territorio italiano è la biomassa, cioè il pellet, la legna e il cippato.

La sola ricrescita dei boschi presenti in Italia è più che sufficiente per garantirci la costante fornitura di questa fonte di energia, incrementando pure l’economia locale.

Per quanto riguarda la natura? Dobbiamo avere timore di alzare il livello di inquinamento? No assolutamente! La combustione nelle caldaie a 4 e 5 stelle è assolutamente pulita e la CO2 prodotta entra nel ciclo che viene trasformata in ossigeno dalla ricrescita delle piante.

Come scegliere tra pellet, legna e cippato? Visto che l’argomento è un po’ ampio, ti consiglio di approfondirlo in questo articolo: “Le tre caldaie a biomassa“.

Il pellet è un po’ più caro della legna e del cippato, ma ha notevoli vantaggi di comodità e compattezza, valori che io pago volentieri per una piccola differenza sui costi annui.

I consumi elettrici sono molto ridotti, si parla di 40W per una buona caldaia a pellet. Con un piccolo impianto fotovoltaico potreste essere indipendenti.

Quando e come pianificare un intervento di risparmio energetico?

Quali incentivi ci sono per installare una caldaia a biomassa (pellet, legna e cippato)?

Installando una caldaia a biomassa i risparmi sono così alti che ogni giorno che rimandi l’intervento di sostituzione del generatore, butti via i soldi dalla finestra. Quindi, prima fai l’investimento, prima inizi a guadagnare. Contribuisci anche tu alla green economy, risparmia sull’energia utilizzando gli incentivi previsti da questo piano di sviluppo europeo. Ci sono incentivi che ti permettono di realizzare la tua soluzione ideale con contributi che arrivano fino al 65%, ci sono anche incentivi maggiori, vedi Ecobonus 110%, ma già il 65% rende molto conveniente e redditizio il tuo investimento. Gli incentivi principali sono il conto termico, l’ecobonus 50% e il 65%. Se vuoi approfondire leggi questo articolo.

Quale fonte di energia non avrà mai problemi di rincari esponenziali come il gas, gasolio e GPL?

Il prezzo del petrolio è quasi raddoppiato in brevissimo tempo, oggi il gasolio al distributore è arrivato a € 2,23 al litro. L’energia elettrica è direttamente collegata all’andamento del prezzo del petrolio. Il prezzo dell’energia prodotta dalla biomassa legnosa (pellet, legna e cippato), ha avuto delle oscillazioni minime, soprattutto a confronto di quelle fossili.

Riporto una tabella (fonte AIEL)

Ma l’Italia è ricca di boschi, la cui sola ricrescita è sufficiente a garantire un approvvigionamento adeguato ai nostri fabbisogni. Inoltre si incentiva l’economia locale.

Quanto si risparmia con la biomassa (pellet, legna e cippato) sul gas?

Quanto costa riscaldare casa con pellet o legna?

Ecco alcuni dati del risparmio che si riesce a fare con la biomassa legnosa:

Dal metano al pellet, risparmio -48%

Dal metano alla legna, risparmio: -55%

Dal metano al cippato, risparmio: -72%

Dal GPL al pellet, risparmio -51%

Dal GPL alla legna, risparmio: -57%

Dal GPL al cippato, risparmio: -73%

Dal gasolio al pellet, risparmio -51%

Dal gasolio alla legna, risparmio: -57%

Dal gasolio al cippato, risparmio: -73%

Quanto dura un sacco di pellet da 15 kg?

Quanti sacchetti di pellet al giorno?

Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a pellet?

Una buona caldaia a pellet (5 stelle) ha una resa intorno al 92%.

Il pellet ha una resa di circa 5KWh/kg.

Quindi un sacco da 15kg ha l’energia di circa 69KWh (5KWh X 15kg X resa 92%).

Solitamente una casa toscana in pietra di 100mq necessita di una potenza teorica di 10kw, ma questo è un calcolo teorico basato su una casa fredda con temperature esterna di 0C°. Ma nella realtà, il mantenimento di una casa in Toscana (perché è qui che vivo), mantenuta sempre calda, si aggira su una necessità di circa 1/3 e anche meno, quindi circa 72kw. Quindi in questo situazione un sacchetto di pellet al giorno è abbastanza verosimile.

Tutto dipende però dalle caratteristiche della casa e dal sistema di distribuzione del caldo. Ho realizzato un impianto in una abitazione Casa Klima Gold Plus di 100mq in Lunigiana, una zona pure fredda, dove la necessità di energia era calcolata per 480W, cioè meno di 1/2 kw! In questo caso un sacco di pellet da 15kg dura 15 giorni.

 

Ma vediamo quale lavoro devi fare con una buona caldaia a pellet per un abitazione da 100mq in pietra in Toscana:

Caricamento pellet: stiva 100kg (carico manuale settimanale) o 200kg (carico manuale bisettimanale), stiva ad aspirazione da 5mc (carico automatico con autobotte 1 volta l’anno)

Estrazione cenere: 1 volta l’anno

Pulizia scambiatori: mai! (pulizie automatiche)

Manutenzione: ogni 2 anni da parte del nostro centro assistenza

Quanto dura una carica di legna nella caldaia?

Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a legna?

Una buona caldaia a legna (4 o 5 stelle) ha una resa intorno al 92%.

La legna ha una resa di circa 4,3KWh/kg con umidità 15%.

Quindi una carica di legna di circa 40kg (ci sono modelli anche con 60kg di legna) ha l’energia di circa 158KWh (4,3KWh X 40kg X resa 92%).

Per una casa/struttura “normale” una carica ogni 24 ore copre circa 200-230mq.

Ma l’impianto deve essere progettato in maniera corretta!

In un impianto a legna serve sempre un puffer di almeno 1.500 litri (vai all’articolo sul puffer), ma mi è capitato di fare un impianto per un agriturismo a Castenuovo di Garfagnana dove la struttura necessitava di soli 20kw di riscaldamento ma servivano 12 docce in contemporanea dove i turisti stanno sotto più di mezz’ora… e allora ho installato 5.000 litri di puffer con 2 produttori ad alta efficienza da 64L/min ognuno.

La manutenzione per una caldaia a legna di alto livello è minima.

Una volta al giorno ci vogliono 5 minuti per caricare tutta la legna giornaliera, accendere direttamente i ciocchi da 50cm di lunghezza con l’aiuto di un pezzo di cartone o qualche stecco, ma spesso le braci si mantengono dal fuoco della giornata precedente, in alternativa esiste l’optional dell’accensione elettrica automatica programmabile. Mentre si attendono pochi minuti a sportello aperto che si avvii la combustione, si muove qualche volta una leva che permette di pulire lo scambiatore. Una volta ogni settimana/10 giorni, si toglie il cassetto cenere. Fatto! La combustione dura dalle 6 alle 12 ore grazie al controllo della sonda “Lambda”, poi il puffer cede la sua energia accumulata all’edificio tramite una pompa ad alta efficienza miscelata.

Ogni 2 anni fate fare la manutenzione al centro assistenza.

Quanto dura una carica di cippato nella caldaia?

Quanto spesso fare manutenzione alla caldaia a cippato?

Il vantaggio di installare una caldaia a cippato salgono man mano che i consumi sono più alti.

Per installare una caldaia a cippato ci sono vari fattori da valutare:

✅ Analisi dei consumi e del ritorno dell’investimento

✅ Spazi disponibili per la centrale termica e il deposito del cippato

✅ Semplicità di approvvigionamento/caricamento del cippato

 

Normalmente progetto il vano cippato per consentire intervalli di carica di 1 o 2 mesi, ma queste valutazioni vengono affrontate assieme in fase di progettazione.

 

 

La caldaia a cippato funziona come una caldaia a pellet:

✅ Si accende e spegne da sola

✅ Si carica da sola

✅ Modula dal 30% al 100%

✅ Si pulisce da sola

✅ Il cassetto cenere va pulito circa una volta al mese

 

E’ importantissimo far fare la manutenzione dal centro assistenza specializzato una volta all’anno e bruciare cippato di qualità.