1/5 – Biomassa: quale è la tua preferita
(uno schema per chiarirti le idee)
La prima domanda che ci si deve fare è: quale biomassa (termine che indica qualsiasi combustibile di origine legnosa) corrisponde di più alle mie esigenze/preferenze?
Caldaie a Biomassa ? |
PRO ? |
CONTRO ? |
Caldaia a Pellet |
– Caricamento automatico e pulizie automatiche |
– Prezzo del pellet poco maggiore rispetto alla legna |
Caldaia Ibrida a Legna/Pellet |
– Possibilità di scegliere tra 2 biomasse e di non essere legato ad una sola |
– Prezzo della caldaia importante |
Caldaia a Legna a pezzi |
– Prezzo conveniente (se possiedi un bosco meglio ancora!) |
– Cariche ogni 24 ore circa
|
Caldaia a Cippato |
– Prezzo molto conveniente del cippato |
– Stiva del cippato ingombrante |
2/5 – La caldaia più comoda
La mia preferita? Quella a pellet! Perché ti permette di convertirti alla biomassa senza dovere essere schiavo delle manutenzioni.
Ma questo a patto che abbia determinate caratteristiche:
- Pulizia automatica dello scambiatore
- Compattatore delle ceneri: si tratta di un dispositivo che comprime la cenere in un cassetto limitando l’estrazione di queste solo 1-2 volte l’anno
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di pellet) e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 30% al 100%)
- Utilizzare pellet di prima qualità
- Ampio contenitore del pellet (almeno 100kg). Esistono soluzioni anche con l’aspiratore che permette di fare depositi anche stagionali!
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. E già con una caldaia a 4 stelle le emissioni sono ottime.
- Ma ricordati che una caldaia a pellet non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
3/5 – Ibrida:
perché te la sconsiglio
(salvo qualche raro caso)


Nel 90% dei casi te la sconsiglio, si hai capito bene!
Perché ti dico questo, perché quello che ti voglio dare gratis sono i miei consigli basati su oltre 20 anni di esperienza nel settore.
Statisticamente TUTTI i clienti che hanno installato una caldaia ibrida legna pellet, alla fine utilizzano solo uno dei due combustibili.
Una caldaia ibrida che funzioni bene ha di principio 2 camere di combustione in quanto la legna brucia in maniera differente rispetto al pellet. Ne esistono che bruciano il pellet nella stessa camera della legna, ma il risultato non è ottimale ma solo un compromesso. Quindi il mio consiglio è di partire dal combustibile che si predilige e solo in futuro, se opportuno, integrare con un’altra caldaia.
Non buttare via i tuoi soldi per un sistema che alla fine sfrutteresti, per mia esperienza, assai poco. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui potrebbe essere consigliabile.
Comunque, se vogliamo vedere che caratteristiche deve avere una caldaia ibrida, sono queste:
- Parte della combustione a legna: vedi descrizione della caldaia a legna qui di seguito.
- Parte della combustione a pellet: vedi descrizione della caldaia a pellet qui sopra
- Centralina elettronica e impiantistica idonee al funzionamento combinato
- Utilizzare pellet di prima qualità (vedi articolo guida che pubblicherò più avanti)
- Utilizzare legna idonea (vedi articolo guida che pubblicherò più avanti
- Ma ricordati che una caldaia ibrida legna/pellet non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
4/5 – La caldaia a legna:
una passione
(quella che dà i maggiori guadagni!)

La caldaia a legna ha il grande vantaggio di poter sfruttare un combustibile economicamente molto vantaggioso o addirittura gratuito se hai del bosco.
Volendo avere da questo tipo di caldaia il maggior comfort serve:
- Caldaia a fiamma rovescia con controllo elettronico della combustione a sonda Lambda. La sonda Lambda serve per gestire la combustione in maniera diversa a secondo del tipo di legna: più o meno dura e umida.
- Pulizia meccanica del fascio tubiero
- Ampio vano di carico: almeno 45kg di legna se non di più. In questa maniera si riesce a fare anche una sola carica giornaliera (dipende dal tipo di legna e da altri fattori impiantistici e di fabbisogno termico)
- Utilizzare legna idonea (vedi articolo guida)
- La caldaia va montata a vaso chiuso: spesso trovo vecchi impianti a vaso aperto, cioè un cassoncino che assorbe eventuali sovrappressioni causate dalla caldaia che va in sovratemperatura. Le moderne caldaie hanno altri sistemi di sicurezza. Il vaso aperto comporta vari svantaggi tra cui la corrosione della caldaia oltre a fare decadere la garanzia della stessa.
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di legna tramite sonda lambda e gestione dell’aria primaria e secondaria con mantenimento della brace, cioè non sempre bisogna accendere il fuoco manualmente) e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 50% al 100%)
- La caldaia a legna necessita sempre di un puffer (serbatoio di acqua tecnica, che non è il boiler che contiene solo l’acqua per la doccia… Da quanti litri serve? …vedi punto 8 perché dipende da vari fattori.
- Ma ricordati che una caldaia a legna non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
5/5 – La caldaia a cippato
(la più tecnologica!)
E’ la regina delle caldaie a biomassa perché permette di bruciare la legna ridotta a scaglie, il cippato (dall’inglese Chip = patatina), reperibile sempre a chilometri quasi zero.
La tecnologia è arrivata al punto di offrire caldaie a cippato a gassificazione che sono prossime ad avere emissioni ZERO.
Il funzionamento è simile ad una caldaia a pellet, cioè si accende, spegne e pulisce in totale autonomia. Ma dato che il cippato non è regolare come il pellet, necessita di un sistema di alimentazione particolare e ci vuole una vasca di almeno 1 metro per un metro, ma meglio più grande. Anche i volumi in gioco sono differenti in quanto il volume del cippato è 4 volte superiore al pellet, cioè se nella vostra caldaia consumate un sacchetto di pellet al giorno, di cippato ne servirebbero 4, anche se ipotizzassimo una spesa di 5€ a sacchetto di pellet l’equivalente di energia a cippato varrebbe circa 2,20€.
A fronte di un guadagno così alto può valere la pena investire su una caldaia a cippato!
Inoltre il cippato lo puoi autoprodurre dal tuo bosco o per esempio dalla potatura della vigna (la potatura di un ettaro di vigna da l’equivalente di 800 litri di gasolio)
Cosa devi guardare per scegliere una buona caldaia a cippato:
- Pulizia automatica dello scambiatore
- Compattatore delle ceneri: si tratta di un dispositivo che comprime la cenere in un cassetto
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di cippato) tramite sonda Lambda e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 30% al 100%)
- Un sistema di alimentazione del cippato affidabile e robusto, possibilmente con canali di trasporto ampi che evitino l’inceppamento e che riducano i consumi elettrici
- Valvola tagliafuoco non stellare ma a taglio anti inceppamento
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. E già con una caldaia a 4 stelle le emissioni sono ottime ma con le 5 stelle si è sicuri di essere a norma anche nel lungo termine, visto che una caldaia del genere dura anche più di 25-30 anni.
- Ma ricordati che una caldaia a cippato non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
In conclusione: ricordati che una caldaia a biomassa non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
Fatti orientare nella scelta giusta non da venditori ma da chi ha esperienza comprovata!