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Meglio caldaia a pellet, legna o cippato
La prima domanda che ti devi fare è: quale biomassa (termine che indica qualsiasi combustibile di origine legnosa per esempio legna, pellet o cippato) corrisponde di più alle mie esigenze/preferenze?
Qui sotto uno schema per vedere a confronto le 3 biomasse: pellet, legna e cippato
TIPO BIOMASSA | PRO | CONTRO |
- Caricamento automatico e pulizie automatiche | - Prezzo del pellet poco maggiore rispetto alla legna | |
- Possibilità di scegliere tra 2 biomasse e di non essere legato ad una sola | - Investimento iniziale | |
- Prezzo conveniente del combustibile (se possiedi un bosco meglio ancora!) | - Cariche ogni 24 ore circa | |
- Prezzo molto conveniente del cippato | - Stiva del cippato ingombrante |
La caldaia a pellet, la più comoda tra le biomasse
La più comoda tra le caldaie a biomassa è la caldaia a pellet perché ti permette di convertirti alla biomassa con un sistema automatico, pulito e dagli ingombri contenuti.
Ma questo a patto che la caldaia a pellet abbia determinate caratteristiche:
- Pulizia automatica dello scambiatore e del braciere
- Compattatore delle ceneri: si tratta di un dispositivo che comprime la cenere in un cassetto limitando l’estrazione di queste solo 1-2 volte l’anno
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di pellet) e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 30% al 100%)
- Utilizzare pellet di prima qualità tipo A1
- Ampio contenitore del pellet (almeno 100kg). Esistono soluzioni anche con l’aspiratore che permette di fare stive del pellet anche stagionali!
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. Con una caldaia a 5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐ le emissioni sono veramente minime perciò puoi sentirti a posto dal punto di vista ecologico anche nel lungo termine, visto che una caldaia del genere dura anche più di 25-30 anni.
- Ma ricordati che una caldaia a pellet non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: la maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
Qui sotto un filmato del funzionamento e della pulizia della caldaia a pellet
Caldaia Ibrida Legna/Pellet: perché te la sconsiglio (salvo qualche raro caso)
La caldaia Ibrida a Legna/Pellet nella maggior parte dei casi te la sconsiglio, si hai capito bene!
Perché ti dico questo, perché quello che ti voglio dare sono i miei consigli basati su oltre 20 anni di esperienza nel settore.
Statisticamente TUTTI i clienti che hanno installato una caldaia ibrida legna pellet, alla fine utilizzano solo uno dei due combustibili.
Una caldaia ibrida che funzioni bene ha di principio 2 camere di combustione in quanto la legna brucia in maniera differente rispetto al pellet. Ne esistono che bruciano il pellet nella stessa camera di combustione della legna, ma il risultato non è ottimale ma solo un compromesso, quindi il mio consiglio è di partire dal combustibile che si predilige e solo in futuro, se opportuno, integrare con l’altra caldaia.
Non buttare via i tuoi soldi per un sistema che alla fine sfrutteresti, per mia esperienza, assai poco. Tuttavia in alcuni casi è la soluzione perfetta.
Prendiamo il caso di un rustico non servito dal gas dove la legna del bosco circostante ti garantisce un combustibile quasi gratuito: perfetto, ma ogni 24 ore la devi caricare! In questo caso una caldaia ibrida legna/pellet ti permette di tenere la casa calda anche durante i periodi di assenze prolungate.
Comunque, quali sono le caratteristiche deve avere una caldaia ibrida legna pellet?
- Parte della caldaia per la combustione a legna: vedi descrizione della caldaia a legna qui di seguito nel prossimo paragrafo.
- Parte della combustione a pellet: vedi descrizione della caldaia a pellet nel precedente paragrafo qui sopra
- Centralina elettronica e impiantistica idonee al funzionamento combinato
- Utilizzare pellet di prima qualità A1
- Utilizzare legna idonea stagionata 2 anni (a breve verrà pubblicato un articolo sulla qualità della legna, iscriviti in fondo alla Newsletter per essere informato)
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. Con una caldaia a 5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐ le emissioni sono veramente minime perciò puoi sentirti a posto dal punto di vista ecologico anche nel lungo termine, visto che una caldaia del genere dura anche più di 25-30 anni.
- Ma ricordati che una caldaia ibrida legna/pellet non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
La caldaia a legna: una passione (quella che dà i maggiori guadagni!)
La caldaia a legna ha il grande vantaggio di poter sfruttare un combustibile economicamente molto vantaggioso o addirittura gratuito se hai del bosco.
La caldaia a legna ha una combustione a fiamma inversa, cioè nel vano di carico non avviene la combustione, questa avviene nella camera sottostante dove i gas della legna vengono aspirati verso il basso da un ventilatore modulante. Quindi la legna del vano di carico scenderà man mano che la legna sottostante si brucia garantendo così una durata della carica dalle 6 alle 12 ore circa.
Il puffer, indispensabile con una caldaia a legna, garantisce l’autonomia delle 24 ore.
Volendo avere da questo tipo di caldaia il maggior comfort serve:
- Caldaia a fiamma rovescia con controllo elettronico della combustione a sonda Lambda. La sonda Lambda serve per gestire la combustione in maniera diversa a secondo del tipo di legna: più o meno dura e umida.
- Pulizia semiautomatica meccanica del fascio tubiero
- Ampio vano di carico: almeno 45kg di legna se non di più. In questa maniera si riesce a fare anche una sola carica giornaliera (dipende dal tipo di legna e da altri fattori impiantistici e di fabbisogno termico)
- Utilizzare legna idonea stagionata 2 anni (a breve verrà pubblicato un articolo sulla qualità della legna, iscriviti in fondo alla Newsletter per essere informato)
- La caldaia va montata a vaso chiuso: spesso trovo vecchi impianti a vaso aperto, cioè un cassoncino che assorbe eventuali sovrappressioni causate dalla caldaia che va in sovratemperatura. Le moderne caldaie hanno altri sistemi di sicurezza. Il vaso aperto comporta vari svantaggi tra cui la corrosione della caldaia oltre a fare decadere la garanzia della stessa.
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di legna tramite sonda lambda e gestione dell’aria primaria e secondaria con mantenimento della brace, cioè non sempre bisogna accendere il fuoco manualmente) e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 50% al 100%)
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. Con una caldaia a 5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐ le emissioni sono veramente minime perciò puoi sentirti a posto dal punto di vista ecologico anche nel lungo termine, visto che una caldaia del genere dura anche più di 25-30 anni.
- La caldaia a legna necessita sempre di un puffer (serbatoio di acqua tecnica, che non è il boiler che contiene solo l’acqua per la doccia… Da quanti litri serve? …vedi punto 8 perché dipende da vari fattori.
- Ma ricordati che una caldaia a legna non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
Qui sotto un filmato del funzionamento e della pulizia della caldaia a legna
La caldaia a cippato (la più tecnologica!)
La caldaia a cippato è la regina delle caldaie a biomassa perché permette di bruciare la legna ridotta a scaglie, il cippato (dall’inglese Chip = patatina), reperibile sempre a chilometri quasi zero.
La tecnologia è arrivata al punto di offrire caldaie a cippato a gassificazione che sono prossime ad avere emissioni ZERO (vedi filmato qui sotto)
Il funzionamento è simile ad una caldaia a pellet, cioè si accende, spegne e pulisce in totale autonomia. Ma dato che il cippato non è regolare come il pellet, necessita di un sistema di alimentazione particolare e ci vuole una vasca di almeno 1 metro per un metro, ma meglio più grande. Anche i volumi in gioco sono differenti in quanto il volume del cippato è 4 volte superiore al pellet, cioè se nella vostra caldaia consumate un sacchetto di pellet al giorno, di cippato ne servirebbero 4, anche se ipotizzassimo una spesa di 6€ a sacchetto di pellet l’equivalente di energia a cippato varrebbe circa 2,46€.
A fronte di un guadagno così alto ne vale la pena investire su una caldaia a cippato!
Prodotti della selvicoltura e agricoltura adatti a essere bruciati in una caldaia a cippato

Il cippato lo puoi autoprodurre dal tuo bosco. Non necessariamente devi possedere un cippatore, puoi noleggiarlo una volta l’anno.

Il cippato lo puoi autoprodurre dalla potatura della vigna (la potatura di un ettaro di vigna dà l’equivalente di 800 litri di gasolio come energia!)
Un ettaro di vigneto (ha) produce mediamente da 1,5 a 3,0 t/anno di sarmenti da potatura che equivalgono a ca. 465 – 930 litri di gasolio.
Eseguendo la conversione in gas GPL o metano, da un ettaro di vigneto si può ottenere fino a 1.360 litri di GPL e ben 930 m³ di gas metano.

Se non hai selve per autoprodurti il cippato potresti coltivare il Miscanthus Giganteus che è una canna perenne che cresce ogni anno fino a 4 metri di altezza. Un ettaro di coltivazione di questa pianta produce 20 tonnellate di cippato che quindi si trasforma nella caldaia a cippato nell’equivalente di 12-15.000 litri di petrolio! Inoltre durante la crescita il Miscanthus immagazzina nel terreno un quantità di anidride carbonica notevolmente superiore alle altre piante tant’è vero che si pensav di coltivarlo nei centri urbani per pulire l’aria.
Cosa devi guardare per scegliere una buona caldaia a cippato:
- Pulizia automatica dello scambiatore
- Compattatore delle ceneri: si tratta di un dispositivo che comprime la cenere in un cassetto
- Una buona regolazione elettronica: regolazione automatica della combustione (in base al tipo di cippato) tramite sonda Lambda e una buona modulazione della potenza (solitamente dal 30% al 100%)
- Un sistema di alimentazione del cippato affidabile e robusto, possibilmente con canali di trasporto ampi che evitino l’inceppamento e che riducano i consumi elettrici
- Valvola tagliafuoco non stellare ma a taglio anti inceppamento
- Bassi consumi elettrici
- Bassa rumorosità
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente.
- Emissioni pulite! Ci tengo al nostro ambiente. Con una caldaia a 5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐ le emissioni sono veramente minime perciò puoi sentirti a posto dal punto di vista ecologico anche nel lungo termine, visto che una caldaia del genere dura anche più di 25-30 anni.
- Ma ricordati che una caldaia a cippato non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
- Avere un buon centro assistenza in zona per le manutenzioni: La maggior parte ha bisogno di manutenzioni annuali, ma alcune biennali, il che comporta un risparmio del 50%
In conclusione: ricordati che una caldaia a biomassa non è buona in maniera assoluta, dipende dall’impianto, quindi è SEMPRE necessario affidarsi a dei tecnici specialisti della biomassa.
Le caldaie a biomassa necessitano di un puffer
Le caldaie a pellet e cippato necessitano di un puffer di almeno 20 litri/kW installato, mentre per le caldaie a legna il volume del puffer deve essere almeno di 1.500 litri.
Gli impianti con caldaia a pellet, in alcuni raia casi possono essere diretti senza puffer ma ci vuole uno specialista degli impianti a biomassa per valutare la soluzione.
L'importanza dell'impianto per le caldaie a biomassa
Per funzionare bene e non avere problemi la caldaia a pellet, legna e cippato va inserita all’interno di un impianto studiato per soddisfare le tue esigenze, perciò affidati solo ad esperti con una comprovata esperienza con le caldaie a biomassa.
I prezzi del pellet, della legna e del cippato a confronto con il metano
Qui sotto i prezzi del pellet, della legna e del cippato a confronto con il metano e il guadagno che si ottiene nei 15 anni. Sono guadagni importanti per capire che il prezzo di acquisto di una caldaia a biomassa è del tutto giustificato e vantaggioso.
TIPO BIOMASSA | Risparmio sul metano (agosto 2023) | Guadagno all'anno a fronte di un consumo annuo di € 5.000 | Guadagno in 15 anni a fronte di un consumo annuo di € 5.000 |
Pellet | -42% | € 2.100 | € 31.500 |
Legna a pezzi | -56% | € 2.800 | € 42.000 |
Cippato | -71% | € 3.550 | € 53.250 |