Accatastamento semplificato per gli Impianti a Biomassa in Toscana

stufa a legna

Accatastamento semplificato per gli Impianti a biomassa in Toscana! Ne avrai sentito parlare e una guida informativa ti sarà senz’altro utile.

Benvenuti alla guida completa sull’accatastamento semplificato per impianti a biomassa (camini, stufe, caldaie) in Toscana, finalizzata a migliorare l’efficienza e la qualità dell’aria.
La combustione della biomassa è un aspetto critico per la qualità dell’aria. Con questa guida, vedremo le pratiche per semplificare e ottimizzare il processo di accatastamento, allo scopo semplificare le procedure.
Scoprirete come controllare le caratteristiche del vostro camino, stufa o impianto a biomassa (energia rinnovabile locale).
Se possedete un impianto a biomassa in Toscana, questa guida vi fornirà le conoscenze necessarie per semplificare l’accatastamento. Continuate a leggere per scoprire come ottimizzare il processo di accatastamento delle centrali a biomassa in maniera chiara.

Indice

Nuova normativa per l'accatastamento semplificato per gli impianti a biomassa in Toscana

La pubblicazione sul BURT n. 1 Parte Seconda del 15/03/2023 della Delibera n.222 del 06-03-2023 recante ad oggetto “Prime indicazioni merito alle modalità per accatastamento, gestione e manutenzione degli impianti termici alimentati a biocombustibile solido in attuazione dell’articolo 23 ter comma 3 della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 39” determina l’entrata in vigore dell’obbligo di accatastamento di impianti a biomassa <10kW, di cui al punto 5 dell’Allegato a) della delibera stessa.

Quale obbligo bisogna assolvere se si ha un impianto a biomassa?

Chi possiede un generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai <10 kW devi (sia in qualità di proprietario della casa o in qualità di inquilino in caso di locazione) provvedere ad un “accatastamento semplificato” di tale impianto.

Perchè in Toscana hanno deciso di procedere con l'accatastamento semplificato per gli impianti a biomassa?

Accatastamento impianti a biomassa Toscana

Tra i parametri per controllare la qualità dell’aria, il controllo del PM10 (particolato, polveri sottili) è un fattore importante. Dicono che tra i principali fattori inquinanti delle nostre città ci sono proprio gli impianti a biomassa. Non voglio aprire una discussione, ma di sicuro personalmente ritengo che contribuire anche noi, con i nostri impianti a biomassa a una aria più pulita, mi dà un senso di consapevolezza. Effettivamente falò all’aperto, caminetti tradizionali emettono molte polveri sottili. Ma anche stufe, camini e caldaie a legno, pellet e cippato possono inquinare molto se di bassa qualità. Questo non è altrettanto vero per moderni impianti a biomassa 4 o 5 stelle dove le emissioni sono arrivate a livelli estremamente bassi.
La Regione Toscana vuole accatastare camini e stufe presenti sul proprio territorio: questo dato è fondamentale per mettere in relazione la presenza di questi impianti a biomassa e la presenza di polveri sottili PM10, per adottare politiche per il contrasto dell’inquinamento atmosferico migliori.

L'accatastamento semplificato per gli Impianti a biomassa in Toscana va fatto per impianti vecchi e nuovi?

L’accatastamento semplificato per gli Impianti a biomassa in Toscana va fatto sia per i nuovi che per i vecchi impianti a biomassa. Cambiano però le modalità. Nel caso l’impianto sia stato installato prima del 15 marzo 2023 è il responsabile dell’impianto (cioè il proprietario della casa o l’inquilino in caso di locazione) a dover procedere all'”accatastamento semplificato” secondo le istruzioni che leggi in questa pagina. Se invece l’impianto è installato dopo il 15 marzo 2023 dovrà procedere il manutentore/installatore. Il manutentore/installatore dovrà accedere ad una diversa procedura direttamente dal portale SIERT dove è registrato come professionista. In questo secondo caso assicurati il manutentore/installatore rilascia la ricevuta. Questa ricevuta va conservata dal proprietario.

Quali sono i generatori alimentati a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW?

Sono i camini sia aperti che chiusi con inserti, le stufe e le caldaie che usano biomasse (legna, pellet, cippato).

Sono invece escluse dall’accatastamento le cucine economiche a legna o pellet, ovvero stufe dedicate alla cottura dei cibi e non collegate all’impianti di riscaldamento.

Come trovare la potenza utile nominale inferiore ai 10 kW del generatore alimentato a biomassa?

La potenza nominale è quella resa dal generatore all’ambiente e dichiarata dal fabbricante, e non la potenza al focolare. La potenza nominale risulta dalla potenza al focolare moltiplicata la resa dichiarata dal fabbricante del generatore a biomassa.

Formula per il calcolo della potenza nominale:

Potenza al focolare kW x percentuale di resa = potenza nominale

Per esempio:

Potenza focolare 10kW x resa 80% = potenza nominale 8kW

Verificare come prima cosa se si ha una documentazione che attestanti la potenza nominale espressa in kW (rilasciata dal tecnico quando ha installato l’impianto o dal produttore del generatore a biomassa). Se non si ha la documentazione si procede così:

  • Se si tratta di un camino aperto si procede all’accatastamento semplificato, verrà
    chiesta solo la data di installazione.
  • Se si tratta di camini chiusi con inserti, stufe e caldaie a biomassa verifica la potenza nominale.

 

Se l’impianto ha una
potenza inferiore ai 10 KW si può procedere all’accatastamento semplificato in
autonomia ma se l’impianto ha una potenza superiore a 10 KW non bisogna procedere
oltre. L’impianto rientra infatti nelle procedure ordinarie di accatastamento
(sempre previste dalla Delibera n.222 del 06-03-2023) e dovrà essere un
tecnico di fiducia ad accatastarlo sul SIERT (Il Sistema Informativo Energetico
Regionale) come un qualsiasi altro impianto termico.

Esistono delle eccezioni rispetto all'obbligo di accatastamento dei generatori a biomassa?

La Delibera n.222 del 06-03-2023 prevede soli due casi di esclusione dalle procedure di accatastamento:
1. generatori a biomassa che risultino chiusi, dismessi o non in funzione, da
considerarsi quindi al pari di elementi/complementi di arredo.
2. generatori a biomassa di potenza nominale inferiore a 10 kW utilizzati in maniera
occasionale e saltuaria, individuabili nei soli casi in cui nell’abitazione non sia
presente nella stessa unità immobiliare un ulteriore generatore per il quale
sussista obbligo di accatastamento. In altre parole, puoi per adesso non
accatastare il tuo camino se in quella casa non ci sono altri impianti termici
(caldaie, stufe etc etc).

Se ci si trova in una delle 2 situazioni sopra specificate si può trasmettere una “autodichiarazione” compilando il modello disponibile al link https://siert.regione.toscana.it/documenti/dichiarazione_sostitutiva.pdf ed inviare una mail a questo indirizzo esonerobiomasse@regione.toscana.it

Bisogna allegare anche un documento di identità (fronte/retro).

ATTENZIONE: una auto-dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, è un atto che ha valore legale. Le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi dell’art. 76 dello stesso DPR ai sensi del codice penale.

Cosa fare per accedere all'accatastamento semplificato dei generatori a biomassa?

La procedura è molto semplice e potrà essere svolta direttamente da tutti i cittadini, senza bisogno di conoscenze tecniche particolari. E’ sufficiente collegarsi a questo link https://siert.regione.toscana.it/cit/views/login.php?ri=1 , inserire le proprie credenziali SPID, ed il sistema collegherà direttamente il generatore a biomassa sotto il codice-impianto già corrispondete all’unità immobiliare. dovrai solo fornire poche informazioni, al resto ci pensa il SERT.

Come fare l'accatastamento semplificato dei generatori a biomassa se non si ha internet o lo SPID?

Per i cittadini responsabili dell’impianto che abbiano difficoltà nelle procedure informatiche di registrazione è attivato il numero telefonico 800 15 18 22 dedicato, a cui è possibile chiedere informazioni.

E’ anche possibile recarsi presso la sede ARRR più vicina a te (è presente uno sportello ogni comune capoluogo) previo appuntamento da prendersi allo stesso numero.

Cosa si rischia in caso di mancato accatastamento?

Il mancato accatastamento dei generatori a biomassa, in coerenza con le disposizioni di cui all’art. 23 quinquies comma 6 della legge regionale n.39/2005 comporta, secondo le procedure indicate dalla Delibera n.222 del 06-03-2023, l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 15, comma 5, del d.lgs 192/2005.

La procedura è semplice, e veloce e in pochi minuti si riesce a mettere in regola il proprio generatore a biomassa.

https://siert.regione.toscana.it/videotutorialscheda.php?mn=12&stmn=1&vdt_id=14
Questo è il link al videotutorial

Parti con il piede giusto

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