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Alessandro Gaza

Renewable Energy Blog

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versione 2.2 ultimo aggiornamento 03 Dicembre 2020

Ti insegno a evitare errori nella scelta della pompa di calore… articolo difficile ma illuminante!

1/5 – Le lamentele insegnano

E’ qualche anno che le pompe di calore hanno preso un posto importante nelle soluzioni alternative di riscaldamento, ma in molti hanno avuto delle amare sorprese per i cattivi consigli dati da persone inesperte:

“…mi avevano promesso di risparmiare, ma arrivano certe bollette…”

“…finché non fa freddo funziona bene, ma appena fa un po’ freddo devo accendere il caminetto perché non scalda…”

“…ho avuto tanti problemi e dopo soli 5 anni si è rotto il compressore…” (il compressore costa anche il 60-70% dell’intera macchina)

“…dobbiamo aspettare 20 minuti tra una doccia e l’altra”

“…la ventola fa un rumore! Sembra di avere un aeroplano in giardino…”

Ascoltando queste lamentele verrebbe anche a me lampante la conclusione che la pompa di calore NON FUNZIONA E NON E’ AFFIDABILE!

Ma il mio compito è proprio quello di farti capire perché si sentono in giro questo tipo di lamentele.

2/5 – Se ti piace approfondire il funzionamento di una pompa di calore leggi qui, altrimenti salta al punto 3/5

Come funziona una pompa di calore: come un frigorifero.

Principio di funzionamento:

3/5 Come scegliere la tua pompa di calore
…tra i 4 sistemi

Cosa devi sapere per scegliere una pompa di calore e quali sono le condizioni:

Mi ricordo che quando iniziai a occuparmi di pompe di calore ci impiegai 7 mesi per  imparare solo a leggere i dati delle macchine!

Ebbene, la pompa di calore è un oggetto molto più complesso nella scelta rispetto alla classica caldaia murale a gas (dove una può andare bene in ogni situazione) ma ti posso garantire che funzionano ed hanno enormi vantaggi!

Oggi, specialmente chi non conosce a fondo le pompe di calore, per timore, propone sistemi IBRIDI gas/elettrico. Così dove non ce la fa la pompa di calore, interviene la caldaia a gas.

Lascia stare, se non hai una persona competente che ti sappia guidare per una delle due scelte gas/elettrico tieni pure la tua vecchia caldaia.

Mettere una pompa di calore ha senso se ti consente di sostituire completamente la vecchia caldaia e chiudere la fornitura di gas e risparmiare anche sulle manutenzioni annuali.

Dirai che ci vuole coraggio ad affidarsi totalmente alla sola pompa di calore:
No! Ci vuole semplicemente esperienza e competenza!

Mi è capitato di fare pompe di calore ibride, ma in rarissime condizioni, e in ogni caso a seguito di una scelta tecnica e/o di convenienza (per esempio ECOBONUS 110%), non un ripiego per timore dei risultati.

Principali sistemi di pompa di calore:

PRO ?

CONTRO ?

?/? ARIA-ACQUA

- Impianto semplice


- Soluzione relativamente economicasoluzione relativamente economica

- Cicli di sbrinamento
- Rumorosità

?/? ACQUA-ACQUA

(acqua di un fiume p.es.)

- Massima resa
- Temperatura stabile

- Impianto complesso
- Manutenzione

?/? TERRA-ACQUA (geotermico)

- Ottima resa
- Durata nel tempo

- Costo perforazioni
- Sfruttamento terreno

?/? ARIA-ARIA

(espansione diretta)

 - Soluzione molto economica per raffrescare e riscaldare

-  Il riscaldamento funziona solo fino a certe temperature
- Consumi elettrici elevati
- Rumorosità
- Riscaldamento solo per aria calda: poco confortevole e polvere allergenica

Una pompa di calore è più efficiente quanto più è bassa la temperatura dell’acqua richiesta dall’impianto.

Perciò non fidarti di chi ti consiglia una pompa di calore applicata ai tuoi vecchi radiatori: una pompa di calore ce la fa a fare 65C°, ma…

Perché metti una pompa di calore?

Per risparmiare, giusto?

A 65C° la resa della pompa di calore è molto bassa e questo si traduce in consumi elettrici elevati, quindi dove è la convenienza?

4/5 – Il COP non è l’unico dato importante

Confronto del COP di 2 pompe di calore aria/acqua al variare della temperatura esterna

Ti spiego cosa è il COP di una pompa di calore (traduzione dall’inglese coefficient of performance):

se una pompa di calore ha COP 3, significa che per esempio produce 3 kwh di energia termica consumando 1 kwh di energia elettrica. Cioè una pompa di calore riesce, grazie al compressore e al ciclo frigorifero a produrre una energia maggiore rispetto a quella assorbita se essa è maggiore di COP 1. Un asciugacapelli, in maniera semplice, ha un COP 1, cioè consuma 1 kwh elettrico per dare 1 kwh di caldo.

(poi è relativamente vero perché bisognerebbe considerare anche il consumo del ventilatore, ma questo è giusto per farti capire)

COP della pompa di calore in base alle varie sorgenti

?/? Terra – acqua:
indicativamente attorno a 4,8
Misurazione a S0°/W35°

?/? Acqua – acqua:
indicativamente attorno a 5,8
Misurazione a W10°/W35°

?/? Aria – acqua:
indicativamente attorno a 3,8
Misurazione a A7°/W35°

(S = Suolo, glicole; W = Water; A = Air)

Sai quale è uno dei fattori più tipici che fanno consumare una pompa di calore aria/acqua? E a quali temperature esterne?

W 35
(mandata 35C° risc. a pavimento)

20 C°
(temp. aria est.)

15 C°
(temp. aria est.)

12 C°
(temp. aria est.)

10 C°
(temp. aria est.)

7 C°
(temp. aria est.)

2 C°
(temp. aria est.)

-7 C°
(temp. aria est.)

-10 C°
(temp. aria est.)

-15 C°
(temp. aria est.)

-18 C°
(temp. aria est.)

Potenza termica (KW)

12,80

12,80

12,80

12,80

12,50

10,20

10,00

8,98

8,07

6,80

Consumo elettrico (KW)

2,30

2,59

2,85

2,97

3,15

3,40

3,72

3,63

3,60

3,43

COP

5,56

4,95

4,50

4,31

3,97

3,00

2,69

2,47

2,24

1,98

W 45
(mandata 45C° fancoil bassa temp.)

20 C°
(temp. aria est.)

15 C°
(temp. aria est.)

12 C°
(temp. aria est.)

10 C°
(temp. aria est.)

7 C°
(temp. aria est.)

2 C°
(temp. aria est.)

-7 C°
(temp. aria est.)

-10 C°
(temp. aria est.)

-15 C°
(temp. aria est.)

-18 C°
(temp. aria est.)

Potenza termica (KW)

12,70

12,70

12,60

12,40

12,20

9,89

9,71

8,76

7,80

6,60

Consumo elettrico (KW)

2,70

3,17

3,56

3,84

4,00

4,12

4,11

4,02

3,94

3,98

COP

4,70

4,01

3,54

3,23

3,05

2,40

2,36

2,18

1,98

1,66

5/5 – I 5 fattori che devi considerare per la scelta giusta

Dopo avere impiegato tanti mesi per imparare a interpretare i dati, cerco di renderti chiaro il motivo per cui puoi ottenere diversi risultati. Infatti posso avere due pompe di calore con la medesima resa (COP) ma con consumi annuali totalmente differenti.

Ti ho spiegato nel paragrafo precedente che il COP è un dato importante che determina l’efficienza della pompa di calore, ma questo dato non è l’unico da valutare per fare la scelta giusta.

Fattori che influiscono per la scelta della pompa di calore migliore

Descrizione

Come influenza i consumi

Da cosa dipende? 

COP 

Efficienza della pompa di calore

Più è elevato minori saranno i consumi

Scelta di una buona Pompa di calore

Cicli di sbrinamento (solo per sistemi aria/acqua)

Il liquido che circola nell’evaporatore scendendo sotto una certa temperatura in combinazione con un alto tasso di umidità crea ghiaccio sullo scambiatore compromettendo il sistema di scambio

Per sghiacciare l’evaporatore esterno l’inversione del ciclo permette alla pompa di calore di scaldarlo, ma questo significa che in questa fase la pompa di calore non scalda e addirittura consuma corrente elettrica solo per lo sbrinamento. COP NEGATIVO! Ci sono pompe di calore che fanno questo ciclo tramite un timer e un termometro indipendentemente del ghiaccio che si è formato, mentre altre hanno un misuratore di pressione che azionano lo sbrinamento strettamente per il periodo necessario. La dimensione dell’unità esterna di evaporazione influenza notevolmente questi cicli, più è ampia, meno si ghiaccia.

Scelta di una buona Pompa di calore con un unità esterna ampia

Temperatura dell’acqua di mandata

È la temperatura che serve per avere l’acqua idonea a scaldare l’edificio

Maggiore è la temperatura richiesta maggiore sarà il consumo elettrico. L’ideale è lavorare su un riscaldamento a pavimento (c.a. 35C°). Ogni grado in più fa aumentare i consumi elettrici del 2.5%. Immagina di avere dei radiatori che lavorano a 60C°… 60C°-35C°= 25C°x 2.5%= 62.5% di consumo in più rispetto ad un riscaldmaneto a pavimento

Temperatura richiesta dal sistema di riscaldamento (radiante a pavimento, fan coil, radiatori)

Numero di accensioni/spegnimenti

Il numero di accensioni/spegnimenti dipende dal corretto dimensionamento della pompa di calore e dal sistema con o senza inverter del compressore. Quelle ad inverter modulano la potenza ma quelle senza (on/off) sono più robuste. Anche il tipo di impianto regola il numero di accensioni/spegnimento.

Ogni accensione ha dei picchi di consumo elevati. Inoltre ogni accensione accorcia la vita del compressore che spesso costa il 60%-70% dell’intero valore della pompa di calore

1.Pompa di calore
2. Impianto
3. Regolazione

Centralina

La centralina è fondamentale in una pompa di calore. Ha il principale compito di gestire le operazioni che deve svolgere il compressore (accensione, modulazione, sbrinamento). La centralina può anche gestire l’intero edificio estendendo il controllo delle temperature di mandata sui singoli ambienti, provvedere all’ACS (acqua calda sanitaria), interagire con un eventuale campo solare fotovoltaico o termico.

Tutte queste funzioni, permettono alla pompa di calore di lavorare in maniera ottimale. Riuscendo, per esempio, a sfruttare l’energia elettrica dei pannelli solari in maniera intelligente andando a lavorare anche sulle previsioni metereologiche. Regolare la temperatura dell’acqua di mandata al minimo possibile in base alla temperatura esterna (ogni grado costa il 2.5% in più!)

Scelta di una buona Pompa di calore

Interazioni del lettore

Commenti

  1. fabrizio dice

    25 Dicembre 2020 alle 09:38

    sto ristrutturando un immobile situato in zona geotermica. sto valutando la possibilita di pdc ibrida con teleriscaldamento.
    potrei avere un tuo parere?

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      30 Dicembre 2020 alle 06:52

      Fabrizio, situazione molto interessante! Mi servirebbero diversi dati per poterti dare una soluzione: puoi mandarmi i tuoi dati sul modulo consulenza?

      Rispondi
  2. LUIGI CHIARELLI dice

    11 Dicembre 2020 alle 23:40

    Quello che non si riesce generalmente a conoscere, è il costo di un impianto base in PdC: 1 Centrale termica(Accumulo tecnico e sanitario), 2 Radiante a pavimento o soffitto, 3 Pompa di calore 4 VMC con Deumidificazione (Anche puntuale), 5 Elettronica di controllo. So che per sapere il costo è necessario conoscere molti altri parametri, ma, sapendo la superficie da riscaldare, la classe energetica dell’edificio, penso dovrebbe essere abbastanza semplice arrivare a determinare i costi necessari alla realizzazione ( Naturalmente con una certa approssimazione) e poi, potrebbero essere prospettate diverse soluzioni; una economica, una media ed una massima.
    Non capisco perché la curva del COP della Daikin parta da -7°C mentre la Terra da -15°C. É per una differenza qualitativa/costo?

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      16 Dicembre 2020 alle 15:44

      Luigi, per avere un’idea di costi indicativi mi servono alcuni dati, mandami i tuoi contatti da qui Richiesta impianto chiavi in mano
      Inoltre questi lavori potrebbero rientrare nel Ecobonus 110%, dove i prezzi sarebbero poco importanti in quanto non avresti spese o quasi.

      Non ho bene capito la domanda su Daikin e Terra, mi servirebbero le schede tecniche dei 2 prodotti.

      Rispondi
  3. Luca G dice

    11 Dicembre 2020 alle 21:03

    Parere personale ,la pompa di calore è altamente conveniente per la produzione in impianto radiante ma come si evince da quanto scritto sopra lo è molto meno in produzione ACS (Acqua calda sanitaria),quindi io opto tutta la vita per PDC in impianto e caldaia per ACS ,in quanto il consumo elettrico è maggiore a temperature acqua superiori ai 40 gradi, inoltre risulta indispensabile un accumulo sanitario (boiler) da 300 lt in su (in funzione del fabisogno) va da se che un conto è scaldare 50/70 lt ACS con caldaia a 50 gradi altro è portare la PDC a 60 gradi x 300lt.

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      16 Dicembre 2020 alle 15:34

      Luca, la convenienza di produrre l’acqua sanitaria con la pompa di calore c’è, mettere una caldaia a gas ha dei costi fissi (bolletta e manutenzione). Nella peggiore delle ipotesi invernali il confronto tra una pompa di calore con COP 2 e una caldaia a gas con resa 90%, la PDC consuma il 25% in più che sul consumo medio annuo di 500€ di metano, aumenterebbe la spesa di 125€ (fisso bolletta metano e manutenzioni costano di più!). Ma la condizione di COP 2 avviene in rare occasioni, basta un COP 2,5 che la spesa è uguale al metano. Una buona pompa di calore lavora con un COP 4 che vuol dire un guadagno sul metano del 38% (risparmio su 500€ di metano = 190€!).
      Altro fattore importante è produrre l’acqua sanitaria con un sistema a piastre istantaneo! Il boiler deve essere portato almeno una volta alla settimana a 65C° per evitare la formazione di legionella con conseguenti alti consumi. Se hai bisogno di una proposta di impianto, fammi sapere.

      Rispondi
  4. maurizio dice

    11 Dicembre 2020 alle 09:26

    Ottima sintesi

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      11 Dicembre 2020 alle 09:45

      Grazie Maurizio

      Rispondi
  5. Giovanni Giuliano dice

    10 Dicembre 2020 alle 19:48

    Bravo, sintetico, esauriente. Mi piacerebbe molto avere un consiglio su che PdC scegliere per una bifamiliare a 3 piani, 259mq da Riscaldare/Raffrescare ( non in contemporanea) e produzione di acqua calda Sanitaria per 6 persone, con possibilità di più (3) docce in contemporanea.
    Grazie
    Giuliano Giovanni00@gmail.con
    Tel 3296724916

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      11 Dicembre 2020 alle 07:20

      Ti mando per mail un formulario che mi serve per avere maggiori dati.

      Rispondi
  6. Giuseppe De Paola dice

    10 Dicembre 2020 alle 15:59

    Ottima sintesi, chiara ed intuitiva. Bravo!
    Sono davvero interessato a ricevere altri tuoi aggiornamenti.

    Rispondi
    • alessandrogaza dice

      10 Dicembre 2020 alle 16:04

      Grazie Giuseppe!

      Rispondi

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