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Alessandro Gaza

Renewable Energy Blog

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versione 2.2 ultimo aggiornamento 03 Dicembre 2020

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Pannelli Radianti: come e perché sceglierli.(Riscaldamento, Raffrescamento, Pavimento, Soffitto, Parete)

1/6 – I vantaggi dei sistemi radianti per il nostro benessere

Se pensi ad una esperienza di benessere, le terme risvegliano in te la sensazione più piacevole di caldo avvolgente.


Gli antichi romani sono stati veri maestri nel costruire sontuose strutture termali.
Avevano anche capito che i muri ed i pavimenti intorno alle vasche termali dovevano essere caldi per creare un’atmosfera unica.
Da qui l’idea dell’ “hypocaustum“, un sistema di condutture sotto al pavimento e nelle intercapedini dei muri dove venivano fatti circolare i fumi caldi di un fuoco.

Contrariamente ai convenzionali radiatori che sprigionano molta aria calda (convezione), il pavimento radiante ti scalda principalmente per irraggiamento (raggi infrarossi, come quelli del sole).

Pensa a una giornata invernale nella tua automobile in due situazioni diverse…

1- 🌞 il sole scalda l’abitacolo della tua automobile 🙂

2- 💨Giornata grigia e devi impostare il riscaldamento ad aria calda a 24C° per toglierti il freddo dalle ossa
🙁

Nel caso 1, il caldo è principalmente per irraggiamento 🙂
Nel caso 2, il caldo è solo per aria calda 🙁

Guarda come la linea azzurra (temperatura ideale) è più vicina alla linea rossa dei pannelli radianti. Contrariamente, quella dei ventilconvettori, è decisamente lontana dalla nostra curva di benessere!

Come circola il caldo con i pannelli radianti e come con i radiatori:

Radiante
Radiatore

La temperatura operante (percepita)

Generalmente il concetto di benessere viene associato unicamente alla temperatura dell’aria ambiente.
In realtà il corpo umano scambiando con le superfici che lo circondano è influenzato oltre che dalla temperatura dell’aria, anche dalle temperature delle superfici che racchiudono l’ambiente.

Per semplificare questo concetto va introdotto il principio di Temperatura Operante (percepita).

Top. = (Ta + Tmr) /2 dove:
Top. = temperatura operante
Ta = temperatura dell’aria ambiente
Tmr= Temperatura media radiante delle superfici ambiente (muri)

ESEMPIO
se vuoi avere la sensazione di 20C° (temperatura operante/percepita):
🙁Pareti, pavimento e soffitto sono a 16C° la temperatura dell’aria deve essere a 24C° (Tmr 16C°+ Tma 24C° / 2= 20C°) (radiatori)
🙂Pareti, pavimento e soffitto sono a 20C° la temperatura dell’aria deve essere a 20C° (Tmr 20C°+ Tma 20C° / 2= 20C°) (pavimento radiante)

2/6 – I vantaggi economici (con Caldaia a Condensazione o Pompa di Calore), di salubrità/comfort e architettonici dei sistemi radianti

I sistemi radianti sono un poco più complessi da installare rispetto ai comuni radiatori, questo è vero, ma i vantaggi sono notevoli.


Risparmio sui consumi

La temperatura richiesta da un impianto radiante è inferiore ai 35C°

Scaldare l’acqua dei termosifoni/pavimento radiante a 35C° anziché a 60C° fa condensare molto una caldaia a condensazione e fa lavorare al miglior regime una pompa di calore (allugandole anche la vita).
I risparmi possono arrivare al 47%!


I vantaggi per la salute e il comfort

OTTIMA QUALITA’ DELL’ARIA
Un impianto a pannelli radianti riscalda l’ambiente
sfruttando il principio dell’irraggiamento,
senza nessun movimento dell’aria
e senza modificarne il tasso
di umidità relativa.

La distribuzione del caldo è uniforme e costante.

Si riducono così i problemi
quali l’insorgenza di allergie,
malessere e malattie
dell’apparato respiratorio
che derivano dal movimento di polveri
e dall’abbassamento del
tasso di umidità.

La sensazione di caldo è uniforme, costante e avvolgente.


I vantaggi architettonici

I pannelli radianti possono essere sotto al pavimento, nel soffitto o nelle pareti.

NESSUN VINCOLO ARCHITETTONICO

Massima libertà d’arredo
Nessun impatto ambientale in strutture di elevato valore
storico e architettonico

3/6 – Principio costruttivo sistema radiante

A pavimento

PRINCIPIO COSTRUTTIVO PAVIMENTO RADIANTE (A UMIDO)


1️⃣ Rivestimento del pavimento: ceramica, legno
(temperatura superficiale 22-29 °C)
2️⃣ Massetto sabbia-cemento armato con rete o fibra d’acciaio.
3️⃣ Tubo scambiatore di calore che trasporta acqua a temperatura media 25-35 °C
4️⃣ Pannello isolante accoppiato nella parte superiore
a barriera vapore
5️⃣ Massetto impianto alleggerito contenente gli impianti primari

Rivestimento del pavimento
La scelta del rivestimento deve essere comunicata al momento del progetto termotecnico al fine di calcolare l’effettiva RESA dell’impianto radiante.

Per rivestimenti in legno la verifica
è d’obbligo per spessori superiori
a 15 mm.

Per rivestimenti ceramici
è opportuno rispettare i giunti
di dilatazione indicati a progetto.

Con pavimenti in ceramica:
● Il giunto di dilatazione deve essere riportato integralmente sul pavimento

● La fuga di 8 mm deve essere sigillata con silicone elastico del colore adeguato alla pavimentazione.

● Se il pavimento posato in diagonale non può essere tagliato per motivi estetici consigliamo di posare le piastrelle che ricoprono il giunto fissandole con del silicone per piastrelle. Anche la fuga intorno alle piastrelle interessate deve essere realizzata con lo stesso tipo di silicone.

Con pavimenti in legno:
Non è necessario riportare il giunto in superficie

Massetto sabbia-cemento

Massetto sabbia-cemento

Il massetto di copertura di un impianto a pavimento radiante svolge il duplice ruolo di ripartire il carico e trasmettere il calore trasportato dai tubi scambiatori.

Tempo asciugatura e ritiro:
circa 21 giorni

Strato di ripartizione del carico

Lo spessore nominale sopra i tubi di riscaldamento (altezza di copertura) deve essere di almeno 30 mm.

Questo limite è necessario per assicurare una certa resistenza del massetto e soprattutto una distribuzione uniforme della temperatura all’interno del massetto.

LA NORMA UNI EN 1264 E I MIEI CONSIGLI
Giunti di contrazione indotta:
Da realizzarsi in locali aventi superficie maggiore di 40 mq
o lunghezza superiore a 8 m e nei restringimenti.

Taglio avente profondità non maggiore di un terzo dello spessore
totale del massetto

La posa deve essere a cura dalla ditta esecutrice dei massetti e NON dell’installatore termoidraulico.

Il tubo in corrispondenza del giunto di dilatazione deve essere limitato all’indispensabile. Solo gli attacchi al circuito possono passare sul giunto e devono essere protetti da guaina isolante per permettere lo scorrimento.

Striscia perimetrale

  • Prima della posa dello strato di supporto, deve essere posata una striscia di dilatazione perimetrale lungo i muri e gli altri componenti edilizi che penetrano nello strato di supporto.
  • La striscia perimetrale deve ergersi dalla base di supporto fino alla superficie del pavimento finito e permettere un gioco dello strato di supporto di almeno 5 mm.
  • La parte superiore della striscia di isolamento periferica che sovrasta il pavimento finito non deve essere tagliata fino al completamento del rivestimento a pavimento e, nel caso di un rivestimento tessile o plastico,
    fino all’indurimento dell’additivo.

Tubo scambiatore di calore

Caratteristiche fondamentali del tubo scambiatore di calore:

  • Buona conducibilità
  • Resistenza all’invecchiamento e alle sollecitazioni fisiche e meccaniche (Temperatura, Pressione, Piegatura e Torsione) Flessibilità e facilità di installazione.

🔷 Tutti i tubi devono essere dotati di barriera anti-assorbimento ossigeno.❗❗

Pannello isolante

Il pannello isolante ha una duplice funzione:

  • ridurre le perdite di calore verso il basso
  • ridurre l’inerzia termica dell’impianto.

Caratteristiche dell’ isolante:

  • alta resistenza alla compressione.
  • basso valore di conduttività λ
  • facilità di posa
  • capacità di mantenere inalterate
    le prestazioni nel tempo

RESE TERMICHE NORMA UNI 15377 VS UNI 1264

La nuova norma UNI 15377 prevede un nuovo metodo di calcolo più complesso che tiene conto anche della geometria del pannello isolante e di tutte le condizioni al contorno, mentre la UNI 1264 utilizza un metodo semplificato che non tiene conto di tutti i fattori.
Utilizzando la nuova norma si ottiene per i sistemi in rotoli una resa termica di circa il

15% superiore

rispetto ai sistemi bugnati.

Pannello bugnato

Pannello liscio
+15% resa!


Quanto devo isolare il pavimento?

Resistenza termica minima degli strati di isolamento (m²K/W) sottostanti l’impianto di riscaldamento a pavimento:

Attenzione! Se hai poco spazio a disposizione, non puoi rinunciare all’isolamento ma devi trovare un sistema che riduce lo spessore tra il tubo e la mattonella/legno, come il sistema a secco per esempio.


Quanto spessore mi serve?

Spessori complessivi sistemi radianti a pavimento:

IMPIANTO A PAVIMENTO A UMIDO CON MASSETTO
IMPIANTO A PAVIMENTO A SECCO

PRINCIPIO COSTRUTTIVO PAVIMENTO RADIANTE (A SECCO)

Possibili rivestimenti su sistemi a secco:
🔷Ceramica/cotto
🔷Legno flottante o incollato
🔷Resina
🔷Linoleum e similari

A soffitto

I sistemi a soffitto

L’applicazione di pannelli radianti a soffitto è vincente nella ristrutturazione di edifici esistenti grazie alla bassissima invasività dell’intervento.
Inoltre è possibile utilizzare l’intercapedine tra l’impianto ed il soffitto per il rifacimento degli altri impianti (elettrico, idraulico ed eventuale VMC ventilazione meccanica controllata).

A parete

4/6 – Pavimento radiante a SECCO vs. con MASSETTO gettato

PAVIMENTO RADIANTE A UMIDO CON GETTATA

PAVIMENTO RADIANTE A SECCO

SPESSORE

90MM (INCLUSO MATTONELLA)

43MM (INCLUSO MATTONELLA)

TEMPO REALIZZAZIONE IMPIANTO A PAVIMENTO COMPLETO DI RIVESTIMENTO

4-6 SETTIMANE

1 SETTIMANA

PESO AL METRO QUADRO

60 KG/MQ

6 KG/MQ

TEMPI DI RISCALDAMENTO

LUNGHI

MOLTO RAPIDI (8 MINUTI)

REGOLAZIONE RISCALDAMENTO AMBIENTI

GLI AMBIENTI VANNO SEMPRE MANTENUTI CALDI

REGOLAZIONE A FASCE ORARIE (-20% CONSUMO)

TEMPERATURA MEDIA DI MANDATA

35 C°

30 C°

LAVORI DI CANTIERE

CANTIERE IMPEGNATIVO POCO PULITO A CAUSA DELLA GETTATA DI CEMENTO

CANTIERE MOLTO PULITO, LAVORO A SECCO

5/6 – Cosa devi sapere se hai un’abitazione in una classe energetica alta

6/6 – Il sistema radiante riassunto punto per punto

6/6 – FAQ: Domande frequenti

  • Quanto spessore serve per un buon riscaldamento a pavimento? Impianto a umido 90mm, impianto a secco 43mm inclusa mattonella, esclusa gettata per gli impianti, a meno che gli impianti vengano fatti girare nel perimetro della stanza. Questi spessori valgono per piani intermedi, andrebbero aumentati nelle stanze a contatto con il terreno.
  • Se ho poco spazio, posso fare un sistema ribassato con meno isolante? No, bisogna rispettare i valori minimi di isolamento, altrimenti si spreca energia.
  • E’ vero che il pavimento radiante deve essere sempre acceso? Per un sistema con pannelli radianti a umido, l’alta inerzia termica, richiede di tenere sempre calda la casa. Per un sistema a secco questo è relativamente vero perché la bassa inerzia termica permette di avere tempi di reazione molto rapidi: 8 minuti!
  • Quanto tempo serve per realizzare un impianto a pavimento? Per un impianto a umido 4/6 settimane, per un impianto a secco 1 settimana.
  • Quanto posso risparmiare sulle bollette con un impianto a pavimento? Un impianto ben configurato e ben regolato permette di risparmiare fino al 50% sulle bollette del metano, su gasolio e GPL il risparmio va molto oltre.
  • Quali sono gli svantaggi di un impianto a pavimento? Solo il costo iniziale, che viene abbondantemente ripagato dal risparmio sulle bollette.


Contribuisci ad arricchire queste FAQ, esponi i tuoi dubbi qui sotto nei commenti!

Ecobonus 110% (…a che punto siamo? …cosa devo fare?)

In questi giorni mi sono reso conto che ci sono tante domande su questo Ecobonus 110%…
E’ una bella opportunità per migliorare la tua casa, non la sprecare!

Purtroppo mi è capitato spesso di constatare che gli incentivi non vengano valorizzati.

1/5 – Due storie… due risultati


Dei contadini hanno ricevuto degli incentivi europei per coltivare il farro… hanno disboscato e seminato il campo, ma poi non lo hanno raccolto forse perché il lavoro non giustificava i ricavi che ne avrebbero avuto. Si sono limitati a prendere l’incentivo senza reinvestirlo magari in una produzione di biscotti al farro e forse hanno messo quei soldi in banca o spesi in una bella macchina…

Anni fa, quando facevo il fumista (costruttore di stufe in maiolica), un mio collega del Trentino, ha ricevuto un incentivo che gli ha permesso di comprare il furgone per lavorare (che non si poteva permettere allora). Si è preso un bel furgone delle giuste dimensioni per poter avere la propria officina professionale sui cantieri e lo ha ricoperto di fotografie e scritte dando un immagine di ciò che lui poteva fare per la bellezza della tua casa. Lo fermavano anche per strada per chiedergli una consulenza o un progetto. Questo gli ha permesso di diventare un artigiano di successo cambiando il resto della sua carriera.

Al contadino l’incentivo è servito a poco, al fumista l’incentivo gli ha cambiato la vita!

2/5 – Ti sarai chiesto: “Rientro nell’ Ecobonus 110%?“
Il giusto approccio…

Una ristrutturazione energetica è qualcosa che ti cambia per sempre la vita per te e la tua casa: non ha importanza se arrivi a fare questo con un incentivo al 100%, 65% o altro (vedi articolo incentivi).

La tua casa è un impresa, non importa se servono degli investimenti, anzi sono indispensabili per trarre profitto.
Ma tu, imprenditore della tua casa, devi essere competente o almeno avere chi ti da i mezzi per fare le giuste scelte.

L’Ecobonus 110% è senz’altro l’incentivo più “ghiotto”, ma senz’altro non il più semplice… se ci puoi rientrare, di sicuro ne vale la pena valutarlo, ma altrimenti pensa in ogni caso a come migliorare la tua casa per non buttare via soldi ogni giorno.

3/5 – Ecobonus e soluzioni alternativeShortcode



Quando sarà definito l’Ecobonus 110%?
Con grande probabilità sarà definitivo entro 30 giorni dopo il 18 Luglio 2020



Potrai immaginarti che nascerà un po’ di caos appena sarà possibile partire con i lavori, perciò se non vuoi perdere questa occasione, coordina già tutti i lavori!

Cosa puoi fare oggi per prepararti all’Ecobonus 110%?

Innanzitutto

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