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Alessandro Gaza

Renewable Energy Blog

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versione Sito 2.2

alessandrogaza

Guida intergalattica per l’Ecobonus 110% e altri incentivi

Pannelli Radianti: come e perché sceglierli.(Riscaldamento, Raffrescamento, Pavimento, Soffitto, Parete)

1/7 – I vantaggi dei sistemi radianti per il nostro benessere

Se pensi ad una esperienza di benessere, le terme risvegliano in te la sensazione più piacevole di caldo avvolgente.


Gli antichi romani sono stati veri maestri nel costruire sontuose strutture termali.
Avevano anche capito che i muri ed i pavimenti intorno alle vasche termali dovevano essere caldi per creare un’atmosfera unica.
Da qui l’idea dell’ “hypocaustum“, un sistema di condutture sotto al pavimento e nelle intercapedini dei muri dove venivano fatti circolare i fumi caldi di un fuoco.

Contrariamente ai convenzionali radiatori che sprigionano molta aria calda (convezione), il pavimento radiante ti scalda principalmente per irraggiamento (raggi infrarossi, come quelli del sole).

Pensa a una giornata invernale nella tua automobile in due situazioni diverse…

1- 🌞 il sole scalda l’abitacolo della tua automobile 🙂

2- 💨Giornata grigia e devi impostare il riscaldamento ad aria calda a 24C° per toglierti il freddo dalle ossa
🙁

Nel caso 1, il caldo è principalmente per irraggiamento 🙂
Nel caso 2, il caldo è solo per aria calda 🙁

Guarda come la linea azzurra (temperatura ideale) è più vicina alla linea rossa dei pannelli radianti. Contrariamente, quella dei ventilconvettori, è decisamente lontana dalla nostra curva di benessere!

Come circola il caldo con i pannelli radianti e come con i radiatori:

Radiante
Radiatore

La temperatura operante (percepita)

Generalmente il concetto di benessere viene associato unicamente alla temperatura dell’aria ambiente.
In realtà il corpo umano scambiando con le superfici che lo circondano è influenzato oltre che dalla temperatura dell’aria, anche dalle temperature delle superfici che racchiudono l’ambiente.

Per semplificare questo concetto va introdotto il principio di Temperatura Operante Percepita.

TOP = (Ta + Tmr) /2 dove:
TOP = temperatura operante
TA = temperatura dell’aria ambiente
TMR = Temperatura media radiante delle superfici ambiente (muri)

ESEMPIO
se vuoi avere la sensazione di 20C° (temperatura operante/percepita):
🙁Pareti, pavimento e soffitto sono a 16C° la temperatura dell’aria deve essere a 24C° (Tmr 16C°+ Tma 24C° / 2= 20C°) (radiatori)
🙂Pareti, pavimento e soffitto sono a 20C° la temperatura dell’aria deve essere a 20C° (Tmr 20C°+ Tma 20C° / 2= 20C°) (pavimento radiante)

2/7 – I vantaggi economici (con Caldaia a Condensazione o Pompa di Calore), di salubrità/comfort e architettonici dei sistemi radianti

I sistemi radianti sono un poco più complessi da installare rispetto ai comuni radiatori, questo è vero, ma i vantaggi sono notevoli.


Risparmio sui consumi

La temperatura richiesta da un impianto radiante è inferiore ai 35C°

Scaldare l’acqua dei termosifoni/pavimento radiante a 35C° anziché a 60C° fa condensare molto una caldaia a condensazione e fa lavorare al miglior regime una pompa di calore (allugandole anche la vita).
I risparmi possono arrivare al 47%!


I vantaggi per la salute e il comfort

OTTIMA QUALITA’ DELL’ARIA
Un impianto a pannelli radianti riscalda l’ambiente
sfruttando il principio dell’irraggiamento,
senza nessun movimento dell’aria
e senza modificarne il tasso
di umidità relativa.

La distribuzione del caldo è uniforme e costante.

Si riducono così i problemi
quali l’insorgenza di allergie,
malessere e malattie
dell’apparato respiratorio
che derivano dal movimento di polveri
e dall’abbassamento del tasso di umidità.

La sensazione di caldo è uniforme, costante e avvolgente.


I vantaggi architettonici

I pannelli radianti possono essere sotto al pavimento, nel soffitto o nelle pareti.

NESSUN VINCOLO ARCHITETTONICO

Massima libertà d’arredo
Nessun impatto ambientale in strutture di elevato valore
storico e architettonico

3/7 – Principio costruttivo sistemi radianti

A pavimento

PRINCIPIO COSTRUTTIVO PAVIMENTO RADIANTE (A UMIDO)


1️⃣ Rivestimento del pavimento: ceramica, legno
(temperatura superficiale 22-29 °C)
2️⃣ Massetto sabbia-cemento armato con rete o fibra d’acciaio.
3️⃣ Tubo scambiatore di calore che trasporta acqua a temperatura media 25-35 °C
4️⃣ Pannello isolante accoppiato nella parte superiore
a barriera vapore
5️⃣ Massetto impianto alleggerito contenente gli impianti primari

Rivestimento del pavimento
La scelta del rivestimento deve essere comunicata al momento del progetto termotecnico al fine di calcolare l’effettiva RESA dell’impianto radiante.

Per rivestimenti in legno la verifica
è d’obbligo per spessori superiori
a 15 mm.

Per rivestimenti ceramici
è opportuno rispettare i giunti
di dilatazione indicati a progetto.

Con pavimenti in ceramica:
● Il giunto di dilatazione deve essere riportato integralmente sul pavimento

● La fuga di 8 mm deve essere sigillata con silicone elastico del colore adeguato alla pavimentazione.

● Se il pavimento posato in diagonale non può essere tagliato per motivi estetici consigliamo di posare le piastrelle che ricoprono il giunto fissandole con del silicone per piastrelle. Anche la fuga intorno alle piastrelle interessate deve essere realizzata con lo stesso tipo di silicone.

Con pavimenti in legno:
Non è necessario riportare il giunto in superficie

Massetto sabbia-cemento

Massetto sabbia-cemento

Il massetto di copertura di un impianto a pavimento radiante svolge il duplice ruolo di ripartire il carico e trasmettere il calore trasportato dai tubi scambiatori.

Tempo asciugatura e ritiro:
circa 21 giorni

Strato di ripartizione del carico

Lo spessore nominale sopra i tubi di riscaldamento (altezza di copertura) deve essere di almeno 30 mm.

Questo limite è necessario per assicurare una certa resistenza del massetto e soprattutto una distribuzione uniforme della temperatura all’interno del massetto.

LA NORMA UNI EN 1264 E I MIEI CONSIGLI
Giunti di contrazione indotta:
Da realizzarsi in locali aventi superficie maggiore di 40 mq
o lunghezza superiore a 8 m e nei restringimenti.

Taglio avente profondità non maggiore di un terzo dello spessore
totale del massetto

La posa deve essere a cura dalla ditta esecutrice dei massetti e NON dell’installatore termoidraulico.

Il tubo in corrispondenza del giunto di dilatazione deve essere limitato all’indispensabile. Solo gli attacchi al circuito possono passare sul giunto e devono essere protetti da guaina isolante per permettere lo scorrimento.

Striscia perimetrale

  • Prima della posa dello strato di supporto, deve essere posata una striscia di dilatazione perimetrale lungo i muri e gli altri componenti edilizi che penetrano nello strato di supporto.
  • La striscia perimetrale deve ergersi dalla base di supporto fino alla superficie del pavimento finito e permettere un gioco dello strato di supporto di almeno 5 mm.
  • La parte superiore della striscia di isolamento periferica che sovrasta il pavimento finito non deve essere tagliata fino al completamento del rivestimento a pavimento e, nel caso di un rivestimento tessile o plastico,
    fino all’indurimento dell’additivo.

Tubo scambiatore di calore

Caratteristiche fondamentali del tubo scambiatore di calore:

  • Buona conducibilità
  • Resistenza all’invecchiamento e alle sollecitazioni fisiche e meccaniche (Temperatura, Pressione, Piegatura e Torsione) Flessibilità e facilità di installazione.

🔷 Tutti i tubi devono essere dotati di barriera anti-assorbimento ossigeno.❗❗

Pannello isolante

Il pannello isolante ha una duplice funzione:

  • ridurre le perdite di calore verso il basso
  • ridurre l’inerzia termica dell’impianto.

Caratteristiche dell’ isolante:

  • alta resistenza alla compressione.
  • basso valore di conduttività λ
  • facilità di posa
  • capacità di mantenere inalterate
    le prestazioni nel tempo

RESE TERMICHE NORMA UNI 15377 VS UNI 1264

La nuova norma UNI 15377 prevede un nuovo metodo di calcolo più complesso che tiene conto anche della geometria del pannello isolante e di tutte le condizioni al contorno, mentre la UNI 1264 utilizza un metodo semplificato che non tiene conto di tutti i fattori.
Utilizzando la nuova norma si ottiene per i sistemi in rotoli una resa termica di circa il

15% superiore

rispetto ai sistemi bugnati.

Pannello bugnato

Pannello liscio
+15% resa!


Quanto devo isolare il pavimento?

Resistenza termica minima degli strati di isolamento (m²K/W) sottostanti l’impianto di riscaldamento a pavimento:

Attenzione! Se hai poco spazio a disposizione, non puoi rinunciare all’isolamento ma devi trovare un sistema che riduca lo spessore tra il tubo e la mattonella/legno, come il sistema a secco per esempio.


Quanto spessore mi serve?

Spessori complessivi sistemi radianti a pavimento:

IMPIANTO A PAVIMENTO A UMIDO CON MASSETTO
IMPIANTO A PAVIMENTO A SECCO

PRINCIPIO COSTRUTTIVO PAVIMENTO RADIANTE (A SECCO)

Possibili rivestimenti su sistemi a secco:
🔷Ceramica/cotto
🔷Legno flottante o incollato
🔷Resina
🔷Linoleum e similari

A soffitto

I sistemi a soffitto

L’applicazione di pannelli radianti a soffitto è vincente nella ristrutturazione di edifici esistenti grazie alla bassissima invasività dell’intervento.
Inoltre è possibile utilizzare l’intercapedine tra l’impianto ed il soffitto per il rifacimento degli altri impianti (elettrico, idraulico ed eventuale VMC Ventilazione Meccanica Controllata).

A parete a umido

Sistema a parete a umido:

Miglior sistema come integrazione per l’impianto a pavimento

Semplice da realizzare su pareti interne

Economico

Resa termica 80 W/m2 (T sup. 30°C)

A parete a secco

Sistema a parete a secco:

Ottimo come integrazione per impianti a pavimento a secco

Pannello isolante già incorporato

Buon isolamento acustico

Resa termica 80 W/m2 (T sup. 30°C)

E’ il caldo più bello a livello di sensazione, ma in generale, gli impianti a parete si sfruttano meglio in case ben isolate, per non occupare troppe pareti, in quanto la parete riscaldata deve essere libera da mobili! 👌

4/7 – Pavimento radiante a SECCO vs. con MASSETTO gettato

PAVIMENTO RADIANTE A UMIDO CON GETTATA

PAVIMENTO RADIANTE A SECCO

SPESSORE

90MM (INCLUSO MATTONELLA)

43MM (INCLUSO MATTONELLA)

TEMPO REALIZZAZIONE IMPIANTO A PAVIMENTO COMPLETO DI RIVESTIMENTO

4-6 SETTIMANE

1 SETTIMANA

PESO AL METRO QUADRO

60 KG/MQ

6 KG/MQ

TEMPI DI RISCALDAMENTO

LUNGHI

MOLTO RAPIDI (8 MINUTI)

REGOLAZIONE RISCALDAMENTO AMBIENTI

GLI AMBIENTI VANNO SEMPRE MANTENUTI CALDI

REGOLAZIONE A FASCE ORARIE (-20% CONSUMO)

TEMPERATURA MEDIA DI MANDATA

35 C°

30 C°

LAVORI DI CANTIERE

CANTIERE IMPEGNATIVO POCO PULITO A CAUSA DELLA GETTATA DI CEMENTO

CANTIERE MOLTO PULITO, LAVORO A SECCO

5/7 – Cosa devi sapere se hai un’abitazione in una classe energetica alta

Attenzione! Può sembrare strano, ma in una casa di classe energetica elevata è facile superare le soglie di temperatura per colpa dell’inerzia termica del massetto in cemento che rimane caldo per ore dopo lo spegnimento, creando situazioni di NON COMFORT.

Hai una casa in classe B, A o superiore, il tuo sistema è quello a secco.
In soli 8 minuti riesci ad intervenire sul clima della tua casa risparmiando anche sui consumi.

Altro fattore importante è utilizzare sistemi di regolazione (centraline) adeguati con autoapprendimento, cioè che hanno la capacità di analizzare i dati storici delle temperature anticipando, se necessario, le accensioni e gli spegnimenti dell’impianto.

6/7 – RAFFRESCAMENTO RADIANTE

Bella sensazione trasmette questa immagine… durante un’afosa giornata estiva.

Siamo abituati a conoscere l’aria condizionata sotto forma di soffioni d’aria gelida che ci procurano anche disagi…

Ma facendo girare l’acqua refrigerata nel tuo impianto ad irraggiamento puoi creare un fresco piacevole nella tua casa senza fastidiose ventate di freddo.

A seconda della classe energetica della tua casa puoi optare per fare fresco dal pavimento, dalle pareti o dal soffitto.

Attenzione! Per fare fresco con un sistema radiante bisogna controllare il tasso di umidità con una VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) che deumidifichi gli ambienti, altrimenti si creerebbe condensa.

7/7 – FAQ: Domande frequenti

  • Quanto spessore serve per un buon riscaldamento a pavimento?
    Impianto a umido 90mm, impianto a secco 43mm inclusa mattonella, esclusa gettata per gli impianti, a meno che gli impianti vengano fatti girare nel perimetro della stanza. Questi spessori valgono per piani intermedi, andrebbero aumentati nelle stanze a contatto con il terreno.
  • Se ho poco spazio, posso fare un sistema ribassato con meno isolante?
    No, bisogna rispettare i valori minimi di isolamento, altrimenti si spreca energia.
  • E’ vero che il pavimento radiante deve essere sempre acceso?
    Per un sistema con pannelli radianti a umido, l’alta inerzia termica, richiede di tenere sempre calda la casa. Per un sistema a secco questo è relativamente vero perché la bassa inerzia termica permette di avere tempi di reazione molto rapidi: 8 minuti!
  • Quanto tempo serve per realizzare un impianto a pavimento?
    Per un impianto a umido 4/6 settimane, per un impianto a secco 1 settimana.
  • Quanto posso risparmiare sulle bollette con un impianto a pavimento?
    Un impianto ben configurato e ben regolato permette di risparmiare fino al 50% sulle bollette del metano, su gasolio e GPL il risparmio va molto oltre.
  • Quali sono gli svantaggi di un impianto a pavimento?
    Solo il costo iniziale, che viene abbondantemente ripagato dal risparmio sulle bollette.
  • Meglio impianto radiante a pavimento o a soffitto?
    A parte le esigenze particolari (per esempio non si vuole toccare un pavimento prezioso) i due sistemi hanno un effetto simile, il sistema a soffitto ha un migliore comfort in una casa di classe energetica buona.


Contribuisci ad arricchire queste FAQ, esponi i tuoi dubbi qui sotto nei commenti!

Per informazioni più precise per una tua esigenza puoi sempre scrivermi:

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Ti insegno a evitare errori nella scelta della pompa di calore… articolo difficile ma illuminante!

1/5 – Le lamentele insegnano

E’ qualche anno che le pompe di calore hanno preso un posto importante nelle soluzioni alternative di riscaldamento, ma in molti hanno avuto delle amare sorprese per i cattivi consigli dati da persone inesperte:

“…mi avevano promesso di risparmiare, ma arrivano certe bollette…”

“…finché non fa freddo funziona bene, ma appena fa un po’ freddo devo accendere il caminetto perché non scalda…”

“…ho avuto tanti problemi e dopo soli 5 anni si è rotto il compressore…” (il compressore costa anche il 60-70% dell’intera macchina)

“…dobbiamo aspettare 20 minuti tra una doccia e l’altra”

“…la ventola fa un rumore! Sembra di avere un aeroplano in giardino…”

Ascoltando queste lamentele verrebbe anche a me lampante la conclusione che la pompa di calore NON FUNZIONA E NON E’ AFFIDABILE!

Ma il mio compito è proprio quello di farti capire perché si sentono in giro questo tipo di lamentele.

2/5 – Se ti piace approfondire il funzionamento di una pompa di calore leggi qui, altrimenti salta al punto 3/5

Come funziona una pompa di calore: come un frigorifero.

Principio di funzionamento:

3/5 Come scegliere la tua pompa di calore
…tra i 4 sistemi

Cosa devi sapere per scegliere una pompa di calore e quali sono le condizioni:

Mi ricordo che quando iniziai a occuparmi di pompe di calore ci impiegai 7 mesi per  imparare solo a leggere i dati delle macchine!

Ebbene, la pompa di calore è un oggetto molto più complesso nella scelta rispetto alla classica caldaia murale a gas (dove una può andare bene in ogni situazione) ma ti posso garantire che funzionano ed hanno enormi vantaggi!

Oggi, specialmente chi non conosce a fondo le pompe di calore, per timore, propone sistemi IBRIDI gas/elettrico. Così dove non ce la fa la pompa di calore, interviene la caldaia a gas.

Lascia stare, se non hai una persona competente che ti sappia guidare per una delle due scelte gas/elettrico tieni pure la tua vecchia caldaia.

Mettere una pompa di calore ha senso se ti consente di sostituire completamente la vecchia caldaia e chiudere la fornitura di gas e risparmiare anche sulle manutenzioni annuali.

Dirai che ci vuole coraggio ad affidarsi totalmente alla sola pompa di calore:
No! Ci vuole semplicemente esperienza e competenza!

Mi è capitato di fare pompe di calore ibride, ma in rarissime condizioni, e in ogni caso a seguito di una scelta tecnica e/o di convenienza (per esempio ECOBONUS 110%), non un ripiego per timore dei risultati.

Principali sistemi di pompa di calore:

PRO ?

CONTRO ?

?/? ARIA-ACQUA

- Impianto semplice


- Soluzione relativamente economicasoluzione relativamente economica

- Cicli di sbrinamento
- Rumorosità

?/? ACQUA-ACQUA

(acqua di un fiume p.es.)

- Massima resa
- Temperatura stabile

- Impianto complesso
- Manutenzione

?/? TERRA-ACQUA (geotermico)

- Ottima resa
- Durata nel tempo

- Costo perforazioni
- Sfruttamento terreno

?/? ARIA-ARIA

(espansione diretta)

 - Soluzione molto economica per raffrescare e riscaldare

-  Il riscaldamento funziona solo fino a certe temperature
- Consumi elettrici elevati
- Rumorosità
- Riscaldamento solo per aria calda: poco confortevole e polvere allergenica

Una pompa di calore è più efficiente quanto più è bassa la temperatura dell’acqua richiesta dall’impianto.

Perciò non fidarti di chi ti consiglia una pompa di calore applicata ai tuoi vecchi radiatori: una pompa di calore ce la fa a fare 65C°, ma…

Perché metti una pompa di calore?

Per risparmiare, giusto?

A 65C° la resa della pompa di calore è molto bassa e questo si traduce in consumi elettrici elevati, quindi dove è la convenienza?

4/5 – Il COP non è l’unico dato importante

Confronto del COP di 2 pompe di calore aria/acqua al variare della temperatura esterna

Ti spiego cosa è il COP di una pompa di calore (traduzione dall’inglese coefficient of performance):

se una pompa di calore ha COP 3, significa che per esempio produce 3 kwh di energia termica consumando 1 kwh di energia elettrica. Cioè una pompa di calore riesce, grazie al compressore e al ciclo frigorifero a produrre una energia maggiore rispetto a quella assorbita se essa è maggiore di COP 1. Un asciugacapelli, in maniera semplice, ha un COP 1, cioè consuma 1 kwh elettrico per dare 1 kwh di caldo.

(poi è relativamente vero perché bisognerebbe considerare anche il consumo del ventilatore, ma questo è giusto per farti capire)

Poi è relativamente vero in quanto bisognerebbe considerare lo SCOP, cioè il COP medio annuale che è influenzato anche dai cicli di sbrinamento. Quando una Pdc deve sbrinare l’unità esterna, il COP è nullo o addirittura negativo.
Mi capita di vedere unità esterne piccole (Pdc aria/acqua o aria/aria), senz’altro comode per il poco ingombro, ma sempre ghiacciate nelle tipiche giornate invernali tra i 2C° e i 7C° dove l’alto tasso di umidità crea formazioni di ghiaccio.

Spesso unità esterne piccole, senz’altro comode per il poco ingombro, ma sempre ghiacciate nelle tipiche giornate invernali tra i 2C° e i 7C° dove l’alto tasso di umidità crea formazioni di ghiaccio.

COP della pompa di calore in base alle varie sorgenti

🌍 Terra – acqua:
indicativamente attorno a 4,8
Misurazione a S0°/W35°

💧 Acqua – acqua:
indicativamente attorno a 5,8
Misurazione a W10°/W35°

💨 Aria – acqua:
indicativamente attorno a 3,8
Misurazione a A7°/W35°

(S = Suolo, glicole; W = Water; A = Air)

Sai quale è uno dei fattori più tipici che fanno consumare una pompa di calore aria/acqua? E a quali temperature esterne?

W 35
(mandata 35C° risc. a pavimento)

20 C°
(temp. aria est.)

15 C°
(temp. aria est.)

12 C°
(temp. aria est.)

10 C°
(temp. aria est.)

7 C°
(temp. aria est.)

2 C°
(temp. aria est.)

-7 C°
(temp. aria est.)

-10 C°
(temp. aria est.)

-15 C°
(temp. aria est.)

-18 C°
(temp. aria est.)

Potenza termica (KW)

12,80

12,80

12,80

12,80

12,50

10,20

10,00

8,98

8,07

6,80

Consumo elettrico (KW)

2,30

2,59

2,85

2,97

3,15

3,40

3,72

3,63

3,60

3,43

COP

5,56

4,95

4,50

4,31

3,97

3,00

2,69

2,47

2,24

1,98

W 45
(mandata 45C° fancoil bassa temp.)

20 C°
(temp. aria est.)

15 C°
(temp. aria est.)

12 C°
(temp. aria est.)

10 C°
(temp. aria est.)

7 C°
(temp. aria est.)

2 C°
(temp. aria est.)

-7 C°
(temp. aria est.)

-10 C°
(temp. aria est.)

-15 C°
(temp. aria est.)

-18 C°
(temp. aria est.)

Potenza termica (KW)

12,70

12,70

12,60

12,40

12,20

9,89

9,71

8,76

7,80

6,60

Consumo elettrico (KW)

2,70

3,17

3,56

3,84

4,00

4,12

4,11

4,02

3,94

3,98

COP

4,70

4,01

3,54

3,23

3,05

2,40

2,36

2,18

1,98

1,66

5/5 – I 5 fattori che devi considerare per la scelta giusta

Dopo avere impiegato tanti mesi per imparare a interpretare i dati, cerco di renderti chiaro il motivo per cui puoi ottenere diversi risultati. Infatti posso avere due pompe di calore con la medesima resa (COP) ma con consumi annuali totalmente differenti.

Ti ho spiegato nel paragrafo precedente che il COP è un dato importante che determina l’efficienza della pompa di calore, ma questo dato non è l’unico da valutare per fare la scelta giusta.

Fattori che influiscono per la scelta della pompa di calore migliore

Descrizione

Come influenza i consumi

Da cosa dipende? 

COP 

Efficienza della pompa di calore

Più è elevato minori saranno i consumi

Scelta di una buona Pompa di calore

Cicli di sbrinamento (solo per sistemi aria/acqua)

Il liquido che circola nell’evaporatore scendendo sotto una certa temperatura in combinazione con un alto tasso di umidità crea ghiaccio sullo scambiatore compromettendo il sistema di scambio

Per sghiacciare l’evaporatore esterno l’inversione del ciclo permette alla pompa di calore di scaldarlo, ma questo significa che in questa fase la pompa di calore non scalda e addirittura consuma corrente elettrica solo per lo sbrinamento. COP NEGATIVO! Ci sono pompe di calore che fanno questo ciclo tramite un timer e un termometro indipendentemente del ghiaccio che si è formato, mentre altre hanno un misuratore di pressione che azionano lo sbrinamento strettamente per il periodo necessario. La dimensione dell’unità esterna di evaporazione influenza notevolmente questi cicli, più è ampia, meno si ghiaccia.

Scelta di una buona Pompa di calore con un unità esterna ampia

Temperatura dell’acqua di mandata

È la temperatura che serve per avere l’acqua idonea a scaldare l’edificio

Maggiore è la temperatura richiesta maggiore sarà il consumo elettrico. L’ideale è lavorare su un riscaldamento a pavimento (c.a. 35C°). Ogni grado in più fa aumentare i consumi elettrici del 2.5%. Immagina di avere dei radiatori che lavorano a 60C°… 60C°-35C°= 25C°x 2.5%= 62.5% di consumo in più rispetto ad un riscaldmaneto a pavimento

Temperatura richiesta dal sistema di riscaldamento (radiante a pavimento, fan coil, radiatori)

Numero di accensioni/spegnimenti

Il numero di accensioni/spegnimenti dipende dal corretto dimensionamento della pompa di calore e dal sistema con o senza inverter del compressore. Quelle ad inverter modulano la potenza ma quelle senza (on/off) sono più robuste. Anche il tipo di impianto regola il numero di accensioni/spegnimento.

Ogni accensione ha dei picchi di consumo elevati. Inoltre ogni accensione accorcia la vita del compressore che spesso costa il 60%-70% dell’intero valore della pompa di calore

1.Pompa di calore
2. Impianto
3. Regolazione

Centralina

La centralina è fondamentale in una pompa di calore. Ha il principale compito di gestire le operazioni che deve svolgere il compressore (accensione, modulazione, sbrinamento). La centralina può anche gestire l’intero edificio estendendo il controllo delle temperature di mandata sui singoli ambienti, provvedere all’ACS (acqua calda sanitaria), interagire con un eventuale campo solare fotovoltaico o termico.

Tutte queste funzioni, permettono alla pompa di calore di lavorare in maniera ottimale. Riuscendo, per esempio, a sfruttare l’energia elettrica dei pannelli solari in maniera intelligente andando a lavorare anche sulle previsioni metereologiche. Regolare la temperatura dell’acqua di mandata al minimo possibile in base alla temperatura esterna (ogni grado costa il 2.5% in più!)

Scelta di una buona Pompa di calore

HAI PROBLEMI DI SILENZIOSITA’?

SCRIVIMI, HO LA TUA SOLUZIONE!
🙂

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ECOBONUS 2021 e altri INCENTIVI: hai dubbi? …ecco dove trovi le informazioni ufficiali dell’ ENEA.

Ormai è consolidato che una delle spese più importanti per il mantenimento della tua casa è quella legata alle bollette dell’energia.


In vari articoli che ho scritto puoi apprendere quali sistemi sono I più adatti alla tua situazione:

  • POMPE DI CALORE
  • CALDAIE A PELLET, LEGNA, CIPPATO
  • TABELLE COMPARATIVE DEI PRO E DEI CONTRO DEI VARI SISTEMI

Per fare questi interventi ci sono vari INCENTIVI che ti permettono di risparmiare cifre importanti per raggiungere grandi risparmi sulla tua casa.

MA A VOLTE QUESTI INCENTIVI SONO POCO CHIARI



E TI LASCIANO DUBBI

Per questo ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha messo a disposizione il suo sito:

🌐 Sito web Ecobonus 2021


🌐 Sito web Bonus Casa 2021


🌐 Portale dedicato alle Detrazioni Fiscali


🌐 Nuovo Vademecum Caldaie a biomassa


🌐 FAQ Ecobonus aggiornate

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Cosa devi sapere sulle nuove tariffe elettriche quando metti una pompa di calore

Spesso chi mette una pompa di calore pensa:

“… ma con la pompa di calore devo alzare la mia potenza elettrica e così si aggiungono spese fisse molto alte che alla fine non mi conviene…”

Devi sapere che le tariffe domestiche, che valgono per tutto il territorio nazionale, a prescindere con quale gestore di rete sei contrattualmente legato, sono fissate dall’Autorità di Regolazione per Energia e Ambiente che ora si chiama ARERA una volta chiamata AEEG = Autorità per l’Energia Elettrica e Gas:

  • 💰 Costo fisso per 3 kW = 132€/anno
  • +💰 Costo aggiuntivo per kW in aggiunta = 21€/anno

🧾Esempi per maggior chiarezza:
4,5 kW: 132+1,5×21 = 163,50€ per anno
7 kW: 132+4×21 = 216€ per anno
10 kW: 132+7×21 = 279€ per anno

  • detto questo, aggiungo e preciso, che queste tariffe non hanno a che fare con la pompa di calore ma valgono per ogni esigenza di potenza richiesta in casa (la famosa tariffa “D1” per le Pompa Di Calore è obsoleta)
  • Inoltre va precisato: che si possono avere 3 – 3,5 – 4 – 4,5 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 e 10 kW con queste tariffe. Dopo i 10 kW gli scaglioni sono 15 – 20 e così via
  • Chiaramente fino a 6 kW siamo in monofase. Oltre 6 kW si passa a tre fasi e i nuovi contattori “smart meter” sono uniformi
  • Tutto questo vale per un unico contattore domestico non per altri contatori dedicati in casa e pertanto conviene mettere un’unica potenza per tutto il fabbisogno casalingo
  • Il costo per kWh naturalmente varia da gestore a gestore e non si distingue più se monofase (230V) o a tre fasi (400V)

Per tutti gli altri aspetti sulla pompa di calore, ti consiglio di leggere questo articolo: ?“Ti insegno a evitare errori nella scelta della pompa di calore… articolo difficile ma illuminante!“

Spero di essere stato abbastanza chiaro e di averti dato una mano nella valutazione per passare dalla caldaia alla Pompa Di Calore🙂

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